Tra una siringa ed una cartaccia, il Parco Lambro e le sue zone limitrofe sono il più plastico dei fallimenti della Giunta Arancione. Capiamoci, ogni periferia di Milano ha avuto la sua parte di disastri, ma qui, qui si è giocata la Rivoluzione di Pisapia. È il Jolly di giochi senza frontiere. Pensateci: il Parco Lambro è uno dei più grandi di Milano, è in piena periferia, sorge in una zona che arriva a lambire la famigerata via Padova, ospita due grandi comunità, don Mazzi e Don Colmegna, che si occupano di disagiati. È un quartiere operaio. È un quartiere tradizionalmente rosso. È l’ultima frontiera dell’operaismo di Sinistra. È tutto quello in cui le magnifiche sorti progressive del Sindaco dovevano manifestare i propri poteri curativi. Qui, ai margini dell’esistenza, il verde doveva battere il cemento. L’accoglienza doveva generare inclusione. Il Bene (sinistro) doveva battere il Male (ovviamente a Destra). Qui, mese dopo mese, i cittadini hanno potuto scoprire i dettagli della visione del sindaco. E, sempre mese dopo mese, le speranze di qualsivoglia Rivoluzione si sono perse nelle erbacce attorno alla Rizzoli. Quanto scrivo mi è stato segnalato da diversi cittadini, è un collage. Riporta emergenze, scorci e piccole cose. Che sono però molto, molto grandi se le incontri tutti i giorni. Per esempio i sottopassaggi.
Intanto, un dettaglio geografico. La zona di cui mi occuperò si trova sulle due sponde di via Palmanova. Che, però, appartengono a circoscrizioni diverse. Dalla parte del Parco è zona 3, dall’altra è Zona 2. I sotto passaggi che li collegano, per qualche strano scherzo dell’Urbanistica sono tutti in Zona 3. E sono un disastro. Intanto sono bui, poi sono sporchi. E sono assolutamente pericolosi. Quando ci entri, la prima, netta sensazione, è che se anche urlassi nessuno ti sentirebbe. In particolare dal lato del Parco, tra la bocca del passaggio e le case ci sono decine di metri. Poi sono bui. Infine sono sporchi. Perennemente sporchi. E non è un dettaglio. La sporcizia ha una radice culturale. E significa che questa è terra di nessuno. Cosa, che in effetti, gli stessi residenti riscontrano. È un problema che nasce, strisciante, dai camper che passano qui le settimane, i mesi. A volte giorni. A volte anni. Di certo vanno, vengono, si danno il cambio. E nessuno sa esattamente chi ci sia. Cosa c’entra tutto questo con i sottopassaggi? Se l’area non è di nessuno e chiunque può fare quello che vuole, allora usare questi sottopassaggi come latrine non è un problema. Nella terra di nessuno, nessuna legge si applica ad alcuno. Nemmeno decenza e buon senso.
Secondo le promesse, questi passaggi dovevano essere resi sicuri. Sono restati come prima. Eppure non è che ci volesse molto. Due telecamere ed un controllo serio, magari da parte del commissariato di via Feltre. Ma, ovviamente, nessuno lo ha fatto. Vedete, non è che sia così strano in fondo. Prendete, ad esempio, il Parco Lambro. Hanno installato dei dissuasori, su pressione dell’opposizione, all’ingresso. Dovevano tenere fuori quelli che organizzano feste. Ma se suoni, qualcuno lo ha provato, e racconti una balla sul perché vuoi passare, le due associazioni summenzionate, ti aprono. Dopotutto loro sono inclusivi, esattamente come la Giunta. Il risultato lo vedete nelle foto. I dissuasori, come le telecamere, hanno senso solo se si vuole che funzionino. Questa Giunta non lo ha mai voluto. Perché, di fondo, loro non credono che voi stiate così male. Pensano esageriate. L’ho imparato stando tra la gente. Me l’hanno detto gli elettori di Pisapia. I Rom sono buonissimi e vorrebbero solo una casa. La vostra, ovviamente, va benissimo, non sono schizzinosi. Questo non lo dicono i Rom, sia chiaro. Lo dicono i supporter democratici della Giunta.
Questa è a chiusura del cerchio. I sottopassaggi non controllati, il Parco aperto a tutti, le roulotte che tutti fanno di tutto per non vedere. Esistono solo per chi guarda la realtà senza pregiudizi culturali. Per tutto il resto ci sono gli amici di Sala, quelli che lo voteranno alle primarie ed anche a Sindaco. Per cui se per per Lambrate non farà nulla, dopotutto, non ci sarà problema. Perchè, per la Sinistra il problema non è il degrado. Per la Sinistra il problema siete voi.
LINK http://www.milanopost.info/2015/12/25/a-lambrate-muore-la-milano-arancione/
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