Il coordinatore cittadino stoppa la fuga in avanti di Maroni «Subito il nome. Ma ho fatto tanta trincea e ora sono pronto»
Giulio Gallera, coordinatore cittadino di Forza Italia, il governatore Roberto Maroni ha invitato il centrodestra a fare presto la scelta del candidato sindaco.
«Condivido molto il suo approccio. La sinistra sta implodendo e dobbiamo approfittarne».
Si riferisce alle liti sulle primarie e alle dimissioni del vicesindaco De Cesaris.
«I nodi stanno venendo al pettine, in Comune sono stati incapaci di governare, dopo quattro anni non hanno risultati da spendere né sono in grado di gestire i progetti per la Milano del futuro. E sentono il fiato sul collo di un centrodestra che invece è stato vicino ai cittadini e non ha perso di vista il rilancio della città. Penso alla linea M4».
La giunta invece è ostaggio dei comitati del «no»?
«Anche le dimissioni della De Cesaris nascono da questo, sui progetti in campo ha trovato un muro di resistenza da parte di tanti consiglieri e assessori di sinistra che hanno nella loro cultura politica essere sempre contro e mai per il fare».
Parliamo della partita nel centrodestra. La scelta in pochi giorni scarterebbe l'ipotesi primarie. Condivide?
«I tempi sono giusti, dobbiamo mettere in campo subito la nostra proposta, oggi più della metà dei milanesi è disorientata. Ritengo le primarie un metodo positivo per galvanizzare il nostro elettorato, se fatte nel modo giusto, ma anche il fatto che le segreterie dei partiti facciano un lavoro di sintesi e scelgano per il meglio».
La coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini insiste più su un esponente della società civile.
«Ben venga il contributo della società civile, ma scegliere il candidato fuori dalla politica vuol dire umiliare i partiti del centrodestra che in questi anni hanno lavorato molto. Se Pd e giunta sono in difficoltà è anche perchè c'è stata una classe dirigente che li ha incalzati, abbiamo fatto un'ottima opposizione. Questo ci rende competitivi, perchè continuare a parlare di candidato esterno? ».
Lei è già sceso in campo. Conferma il passo?
«Penso sia dovere di chi ha guidato come me per tanti anni una traversata nel deserto propormi di condurre la battaglia finale. Fare il coordinatore con il partito all'opposizione significa motivare i consiglieri di zona, organizzare banchetti».
E l'ex ministro Lupi?
«Mi sembra che Lupi abbia detto di no più volte, che non e la sua partita. Prendiamone atto invece di inseguire chi ha scelto ruoli diversi. E poi ci sono tante persone capaci nella classe politica di Fi, Lega, Ncd».
Ad esempio?
«Se parlo di Fi vedo molti papabili, in Comune il giovane capogruppo Pietro Tatarella o un consigliere di esperienza come Fabrizio De Pasquale, in Regione Fabio Altitonante o Mario Mantovani, o Luca Squeri che ha anche un ruolo nazionale in Confcommercio ».
Farete l'alleanza con Ncd?
«Non dobbiamo escludere nessuno ma creare la coalizione più ampia possibile, Fi e Lega saranno il perno ma devono avere accanto Ncd e spero i tanti movimenti civici che si stanno muovendo, come Italia Unica di Corrado Passera».
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